Ovunque sentisse che non vi era più libertà, Erbstein spostò la sua famiglia più vicino a una possibile libertà e il più possibile lontano dalla barbarie che la minacciava: da Lucca a Torino, da Torino all’Olanda, dall’Olanda all’Ungheria attraversando la Germania nazista, e da una parte all’altra di Budapest sfuggendo ai crocefrecciati fino alla liberazione avvenuta grazie all’Armata Rossa.
La sua lezione è: combattere il razzismo si può, arrendersi ad esso non si deve!
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